“Ve lo devo dire. Quando la sera facciamo tutti i bonifici per i fornitori, quando siamo stanchi per le giornate infinite e pesanti che comportano avviare da zero un’attività, quando ci sono ritardi e intoppi, ecco, noi la sera ci apriamo il sito che ci avete realizzato e lo guardiamo. Lo guardiamo e ci ricarichiamo. Sì, quando ce lo avete consegnato per noi è stato come dire a noi stessi che allora è vero, che lo stiamo facendo sul serio, che stiamo per aprire il nostro hotel-ristorante-park sul Mar Tirreno”.
Queste parole appartengono a Paolo, uno dei due imprenditori del progetto nel settore della ristorazione di cui vi ho parlato qui.
In oltre 10 anni di lavoro in questo settore, non mi ero mai sentita dire che un sito a cui ho lavorato fosse diventato così emotivamente importante per una start up. Certo, ho ricevuto diversi riscontri positivi, come “il sito ci rappresenta appieno”, “il sito ci piace”, “il sito piace ai nostri clienti”. Ma è diverso, perché quando il business ce lo hai da anni, il sito è solo un pezzettino del tutto, e spesso nemmeno ti serve, non lo guardi, ed è giusto così: sono i clienti a doverlo guardare, non tu. Sono i tuoi consulenti marketing a doverlo aggiustare, non tu.
Però, per un momento, mettiti nei panni di due giovani imprenditori che scelgono di sfidare l’impossibile in un momento storico come questo: far risorgere un vecchio locale della Lunigiana (Massa Carrara, Toscana) e dargli un’anima tutta nuova, completamente originale. Un’idea matta, un’idea “folle”, sappiamo tutti fin troppo bene in che periodo è il mondo, tra pandemia, guerre e inflazione alle stelle.
Beh, a noi le idee matte piacciono (“stay hungry, stay foolish”, diceva un saggio), e per noi ONLY THE BRAVE è un motto esistenziale. Alla faccia delle difficoltà.
E quindi, quanta meraviglia nel sentirci dire che un “semplice” sito di un progetto in coming soon (che lo scorso 26 luglio ha aperto al pubblico i primi spazi!) è diventato un elemento cardine per questi due giovani imprenditori per ricaricarsi e darsi lo sprono necessario ad affrontare giorno per giorno le mille e più criticità connesse al restaurare completamente un luogo e nel contempo a iniziare a promuoverlo e posizionarlo a livello di comunicazione (e per questo ultimo aspetto, ci siamo noi 😃 ).
È bello, è UMANO, è vivo, è vero: è così che è fatta una relazione tra le persone – sì, anche lavorativa – al di là del “io sono cliente, tu sei un fornitore”, “io sono un consulente, tu sei un cliente”.
Ci piace lavorare così e per fortuna, alle volte, scopriamo che è ancora possibile.