Più urli e offendi, più l’imprenditore ascolta. Ma sarà vero?

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Una volta si diceva che chi urlava di più veniva ascoltato, ora siamo alla versione 2.0: chi offende di più viene ascoltato e pure venerato.

Ci sono imprenditori (e anche di alto livello) che più vengono insultati più ascoltano e confermano anche di essere definiti in quel modo. C’è un noto consulente di marketing che negli ultimi anni ha fatto breccia in Italia per un linguaggio assolutamente diverso dal solito, una comunicazione fatta di agitazione, urla e offese.

Quello che dice non è sbagliato, cioè il succo del discorso è buono. Sono cose che noi del settore conosciamo da sempre. Il fatto che un collega tenti di creare cultura, tenti di formare persone inconsapevoli delle opportunità del marketing online, per noi è un vantaggio perché ci troviamo poi quelle stesse persone, in ufficio, discutendo con le stesse terminologie tecniche, senza iniziare ogni volta il racconto da Adamo ed Eva.

La cosa che mi fa pensare e che condivido spesso con il mio team è appunto la forma di comunicazione, essendo gente di marketing, quello è ciò che ci interessa. Perché delle persone (con azienda e quindi con responsabilità ,ecc) devono ascoltare e quasi venerare un signore che durante un video ogni 5 minuti li insulta perché non sanno nulla, perché fanno domande stupide, perché non hanno soldi, perché sono dei buffoni?

La risposta la conosciamo ma il punto è che in Digital Followers non troverete nulla di tutto ciò. Non sono qui a dire che siamo i più bravi ma che siamo educati sì. Che abbiamo rispetto per tutti, sì. Dobbiamo dimostrare le nostre capacità e competenze non urlando, non insultando ma con i fatti. Perché poi noi le strategie le mettiamo in pratica e i risultati li dobbiamo raggiungere. Non ci fermiamo alla formazione, la mettiamo in pratica.

Non diciamo che bisogna scrivere copy persuasivi perché altrimenti nessuno vi legge. Abbiamo nel nostro team personale che ogni giorno scrive testi.

Non diciamo che occorre fare un funnel altrimenti non vendi. Noi i funnel li studiamo e li costruiamo oltre a portarci il traffico e a vedere i risultati.

Non diciamo che se vuoi essere primo su Google devi fare le campagne e che se non le fai sei un buffone che non ha i soldi. Noi studiamo, realizziamo e configuriamo le campagne di advertising oltre a gestirle e a misurare i risultati.

Proprio qualche giorno fa ho preso parte ad una call conference dove un fornitore del mio cliente era andato su tutte le furie, aveva atteggiamenti poco rispettosi. Una volta terminata la call il nostro cliente mi ha detto:

“Stefano, ma tu vuoi paragonare Digital Followers a quell’azienda? Il livello è completamente diverso”.

Con i Clienti ci interessa creare una relazione stretta, fatta di trasparenza e di educazione. Non urliamo, non offendiamo, semplicemente parliamo. Non so fare il dentista ma quando vado dal mio non mi insulta perché non sapevo di un ponte da fare. Semplicemente, parliamo.