Eccolo qui di fronte a noi: un imprenditore lucido e sognatore con un’azienda avviata nel settore del marmo, che decide di aprire un nuovo progetto dedicato a un filone tutto particolare: la pietra naturale “a spacco”, detta Spaccatello.
In seguito all’esito positivo della nostra analisi di mercato per comprendere come e se questo prodotto potesse soddisfare l’odierna arena competitiva di domanda-offerta, è emersa l’esigenza di una revisione del naming provvisorio del progetto. Dal funzionale “Materia Naturale” (naming utilizzato in fase di analisi), si è passati alla ricerca di un nuovo nome più emozionale e aperto a prospettive di possibili futuri.
Come siamo arrivati al nuovo naming per questo brand?
Tutto è partito dalla domanda: perché le persone desiderano una parete in spaccatello?
Perché lo spaccatello è una pietra vera, naturale, “viva”, dove ogni pezzo è unico, mai uguale a nessun altro; come per le impronte digitali, non si trova un blocco identico a un altro.
Allestire una parete con lastre di spaccatello significa comporre qualcosa di nuovo utilizzando unità singole e singolari.
Comporre una parete in spaccatello significa aver a che fare con una libertà all’interno di alcune regole ben precise (forme rettangolari; gamma cromatica contenuta; necessari bilanciamenti visivi per ottenere un risultato degno di nota; il peso della materia, la gestualità artigiana).
Liberà e regole: una contraddizione?
Ebbene, pensiamo alla poesia: c’è il verso libero di Ungaretti da un lato, c’è la Metrica italiana dall’altro.
Certo il verso libero “non ha regole”, si chiama libero! Ma la metrica italiana, fatta di regole, permette al poeta di far emergere forse ancor di più la sua libera espressione, proprio perché dovendo restare dentro a delle “forzature”, sa trovare col suo ingegno il modo per superare gli ostacoli e tirare fuori tutta la sua creatività: riuscire a rimanere dentro a uno schema esprimendo creatività, è la vera creatività della metrica.
La forma di una poesia ne determina il ritmo, che è una sua parte fondamentale: lo studio dei vari tipi di forma è detto partizione metrica. La metrica di una poesia si decide prima di tutto dalla lunghezza e dal tipo dei suoi versi, ma altri elementi importanti sono anche il tipo di strofa e il tipo di rima che usa. Tutti questi concetti appaiono azzeccatissimi pensando a una parete in spaccatello, dove l’artigiano-artista è alle prese con con lunghezze diverse e tipologie di pezzi per dare vita a un ritmo, a “strofe” inanellate le une alle altre, in altre parole a una struttura metrica su parete.
Nella poesia italiana, l’endecasillabo (letteralmente “verso di undici sillabe”) è il verso principale e più utilizzato: si trova in tutte le strofe e le strutture metriche più importanti, come la terza rima, o terzina dantesca della Divina Commedia. La Vita Nova (prima opera di attribuzione certa di Dante Alighieri) da molti è considerato come anticipazione della strofa della Commedia.
Abbiamo incontrato molte similitudini tra il comporre una parete in spaccatello e il comporre terzine poetiche: c’è la libertà e la sensibilità del poeta / allestitore da un lato, e ci sono le regole della metrica / parete e forme dall’altro; c’è il ritmo delle terzine e delle rime incatenate e c’è il ritmo dei movimenti e degli ingombri delle lastre.
Per questo il naming a cui siamo giunti è NOVAVITA STONES, strizzando l’occhio alla prima opera certa di Dante; NOVAVITA STONES si lega anche al concetto che in casa porti qualcosa di VIVO, di vero, di naturale; porti “nuova vita” in casa, una ventata d’aria fresca, qualcosa di NUOVO che può farti sentire libero e soddisfatto.
Con NOVAVITA STONES si viaggia verso un riferimento altissimo d’italianità. Ma anche è un naming accessibile per chi non ha conoscenze letterarie perché “nova vita” è “vita nuova”: porti la vita in casa, perché la pietra è Naturale, è Vera, è Viva. Aggiungi VITA alla tua casa con pareti che pulsano di ritmo e non ti stancano mai, perché non sono piatte né passive.
Poesia e allestimenti: creatività, gusto e sensibilità dentro alle regole e ai canoni dell’arte.