Vendo i miei prodotti ai rivenditori ma ora voglio aprire un ecommerce B2C. Potrei avere dei problemi?

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In questi ultimi 2 anni ho sentito forte e chiara l’esigenza da parte di parecchi imprenditori del B2B di aprire mercati diversificati.

Nel mercato generalizzato la lotta al prezzo è sempre più feroce e se questo può rappresentare un vantaggio per il consumatore, altrettanto non possiamo dire per le aziende, per le quali esiste un passaggio forzato per la vendita che prevede la presenza di uno o più intermediari, come ad esempio i rivenditori.

La scorsa settimana ho incontrato un nostro cliente che sente forte questa esigenza, e insieme abbiamo visto quanti aspetti comunicativi cambiano (dai più eclatanti ai più millimetrici) tra l’offrire un prodotto a un rivenditore o agente rispetto che proporlo al pubblico finale.

L’inserimento ad esempio dei social come canale di comunicazione spesso è disarmante per chi vive nel mercato B2B.

Ricordo perfettamente la reazione alquanto stizzita di un nostro cliente (da anni operativo nel settore B2B e apertosi da poco al B2C) che, di fronte al commento poco gradevole di un “leone da tastiera” su Facebook riguardo a un suo prodotto, si dimostrò subito pronto a rispondere all’utente pan per focaccia, alla faccia della diplomazia tanto raccomandata ai brand sui social!

Questo avviene perché il canale di comunicazione tra mondo B2B e mondo B2C è diverso, i rapporti sono diversi, i luoghi sono diversi.

Cambia molto tra B2B e B2C e le differenze sono parecchie, provo ad affrontarle qui di seguito.

B2B

B2C

MERCATO
Vendita in larga scala
Vendita al singolo consumatore
FOCUS
Efficienza
Affinità con il brand e promozioni
COINVOLGIMENTO
Vogliono essere educati alla vendita
Voglio soddisfare i loro bisogni
RAPPORTO
Volontà di instaurare un rapporto commerciale duraturo
Volontà di fidelizzare il cliente all’acquisto ripetuto
PROCESSO DECISIONALE
Dialogo costante tra professionisti
Dialogo spesso mono direzionale con utente finale
NUMERI DI CLIENTI
Ristretto per larghi volumi di vendite
Molti clienti per volumi spesso con piccoli rapporti per singolo utente
COMUNICAZIONE
Linguaggio professionale e tecnico basato sulle caratteristiche
Linguaggio emozionale e coinvolgente focalizzato sulla soddisfazione dei bisogni
CANALI DI COMUNICAZIONE
Prevalentemente dialogo via email / telefono
Sito e social

Quindi è possibile aprire sicuramente reti distributive dirette (tenendo in considerazioni i rapporti instaurati nel tempo) ma occorre tenere in considerazione parecchi aspetti. Non abbiamo affrontato il tema legato al brand con il quale presentarsi ma questo è un tema che tratterò in un altro articolo.