Avete presente quando lavorate talmente tanto su di un progetto da non riuscire più a capire se vi piace o no? Se c’è qualcosa che non funziona o da mettere ancora più in risalto? Ecco, questo è quanto è successo a un’ottima realtà italiana operativa nel settore della manualistica scientifica prima del lancio del suo motore di ricerca per i concorsi pubblici in Italia.
È stato questo il primo compito (di una lunga serie) che l’azienda ci ha affidato: “ci stiamo lavorando da 2 anni e non abbiamo chiaro se funziona, ci potreste fare un’analisi dell’usabilità e della user experience?”.
Da parte mia, adoro questo genere di indagini: prendere un sito web e osservarlo con occhi vergini al fine di simulare l’esperienza dell’utente nell’arrivare a compiere ogni genere di azione, sia da desktop che da mobile.
Dalla homepage fino al link più nascosto, ho frugato ogni angolino prendendo nota di cosa funzionava e cosa meno, stilando un report dove oltre alle criticità ho offerto consigli migliorativi da mettere in pratica.
Non so se vi è mai capitato di entrare in un sito e di non sapere che pesci pigliare, sentendovi frustrati perché non riuscite a trovare quello che state cercando. Ecco, smettetela di prendervela con voi stessi, perché 9 volte su 10 è il sito ad essere stato mal progettato, e non voi a non “capirlo”. Un buon sito, e commerce, portale, deve vantare la meravigliosa qualità di essere AUTOEVIDENTE. Per l’utente deve essere SCONTATO dove cliccare, cosa guardare e che strada prendere per raggiungere il suo obiettivo.
Ci tengo a precisare che, non trattandosi di un progetto nato da zero nella nostra agenzia, il nostro compito è stato solo offrire suggerimenti applicativi sull’usabilità, potendo intervenire ben poco sul design, che era già stato stabilito a grandi linee.
In seguito all’analisi, super apprezzatissima dal team dell’azienda cliente, con mio grande piacere sono state applicate tutte le revisioni suggerite. Dopodiché il motore di ricerca ha preso vita iniziando la sua missione: aiutare le persone a trovare i concorsi pubblici in Italia più adatti a loro.