La scorsa settimana ho incontrato una bellissima realtà nel settore del marmo. Grazie ad un nostro cliente (il passaparola resta ancora una delle armi di marketing di più potenti) ho conosciuto un imprenditore visceralmente innamorato della sua professione e dei suoi marmi. Della sua voglia di essere operativo, di spostare i blocchi di marmo, di mostrare il suo eccellente risultato finale.
Dopo una bella chiacchierata in cui ci siamo conosciuti a vicenda e abbiamo messo sul tavolo le nostre rispettive aziende mi ha posto questa domanda:
“È un anno che ho una persona che mi pubblica post sulla pagina Facebook ma non mi è arrivato nessun cliente. Cosa non va?”
Ho risposto così:
“Secondo lei il pubblico di Facebook sarà più incuriosito da una pizza fatta in casa di un amico oppure da un suo pezzo di marmo?”
Da quel punto abbiamo condotto un percorso assieme che ci ha portato a comprendere l’esigenza di capire esattamente qual è il target (o consumatore o pubblico) ideale per la sua azienda.
Sembra tutto banale, semplice ma molto spesso l’imprenditore (se lo capisco perfettamente perché anch’io sono parte della categoria) è talmente concentrato “sul fare” che trova quasi una perdita di tempo guardare le propria azienda dall’esterno. Ecco in quella chiacchierata lo abbiamo fatto e abbiamo costruito una strategia che a breve inizieremo ad adottare in Italia e all’estero.
Mi è stato detto:
“È la prima volta che qualcuno mi parla come mi hai parlato tu. Abbiamo messo al centro il target e abbiamo ragionato sui suoi bisogni e sui suoi problemi. Per la prima volta cambierò il mio modo di comunicare, passerò da “vuoi comprare il mio prodotto” a “sono pronto a risolvere i tuoi problemi”.